FUTURISTI DEL FUTURO,

come la poesia diventa un tappeto volante…

Era il Gennaio del 2010 quando inizia col Dinanimismo il mio viaggio poetico nel web e da allora è stato un crescendo di emozioni in versi e prosa condivisa anche qui, con Zairo Ferrante.

Un anno fa la mia prima opera cartacea, “tr@ Schermo & Anim@”, oggi acquistabile in contrassegno tramite spedizione al prezzo di euro 15,70, richiedibile all’autrice.

Appassionata dei moti dell’anima, inizio il mio viaggio virtuale e inizio a raccontarlo e a raccontare il mondo di Facebook in chiave poetica, come finora non si è mai fatto.

Quanto lo schermo di un pc può imprigionare l’anima di chi è dall’altra parte?

Quanto, invece, può lo schermo favorire la liberazione dell’anima dalle sue prigioni, trasformando il mezzo meccanico in tela di pittore, sulla quale esprimere i propri colori?

Attraverso la storia d’amore e di amicizia tra un poeta e una poetessa che comunicano solo attraverso lo schermo del pc, io dimostro nella mia opera che l’anima è inarrestabile e capace di vivere forti passioni anche e solo attraverso la mera poesia.

E intanto che tra un verso e un capoverso in questo primo anno dalla pubblicazione, avvenuta nel Novembre del 2012, io presento il mio libro in diversi eventi artistici e intanto che la mia opera viene premiata col Premio alla Cultura in occasione del Festival del Cinema di Orta di Atella (Ce), mi sovviene l’idea, certamente ispirata, di proporre un progetto gratuito alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (Na).

Dalle prigioni del web alle prigioni vere: nasce OLTRE LE PRIGIONI DELL’ANIMA

(il mio progetto poetico approvato dal Tribunale di Napoli e considerato “di sostegno e recupero delle detenute”, per il quale ricevo un permesso di 12 mesi, tempo nel quale svolgere le mie attività creative chiaramente legate alla poesia).

La mia poesia nel carcere, come mezzo per offrire un nuovo orizzonte alle detenute affinché la loro anima potesse volare Oltre, affinché da ognuna (anche la più analfabeta) potesse nascere versi fatti anche di dolore, capaci però di condurre Oltre le prigioni materiali.

Il miracolo poetico c’è stato e verrà raccontato in un’opera alla quale sto lavorando, sperando questa volta di ricevere il sostegno di una valida casa editrice.

Oggi sono fermamente convinta che la poesia può anche all’Inferno donare un soffio di respiro e da lì nascere per colorare il buio delle celle dimenticate.

Nei prossimi mesi conto di realizzare un evento conclusivo nel teatro all’interno della Casa Circondariale, nel quale si darà elogio in musica e recita ai versi, scritti senza metrica se non quella del cuore dalle detenute che hanno partecipato al mio Laboratorio di Poesia.

Un breve assaggio inedito al mio caro Dinanimismo, che continua a seguire i miei passi discreti, timidi, nascosti perchè sia Arte e sia Amore…sempre.

Dal mio diario di bordo:

“Ormai siamo in tante, ormai decolliamo… Ormai anche chi non partecipa al corso di poesia mi conosce tramite i racconti delle “mie”, che tornano in cella leggiadre.

Mi accosto appena alle sbarre di una cella e una detenuta mi chiede: “Siete la poetessa?” e mi dice che sono meglio di una psicologa, perché “si vede dalla faccia che voi avete pazienza …e dolcezza! Appena mi tolgono l’isolamento, vengo. Qua quasi tutte ci pigliamo la terapia.”

Dopo 5 mesi di Laboratorio poetico è’ iniziata la rivoluzione, ma non quella dei cucchiai contro le sbarre, quella dell’anima… perchè ognuna di noi è una poesia, anche la “mia” piccola ex prostituta africana, che ringrazia Dio di essere ancora viva.

………….

Chiudo con un frammento di una lettera ricevuta oggi, 11 Novembre 2013:

“…Sei la persona che mi ha fatto conoscere che ognuno di noi ha un’anima e un cuore che può dare tanto agli altri. Ti scrivo perché tu mi dimostri forza e coraggio e hai una pazienza non indifferente. Ti ammiro quando mi dici non mollare perché la speranza e l’anima è l’ultima a morire! Ti voglio bene, dalla tua M……”

Non smettiamo di credere che andare Oltre è possibile, che liberare la nostra anima è possibile, che le prigioni spesso sono illusorie e che la Poesia può condurci ovunque noi desideriamo.

Con affetto non virtuale,

Daniela Schiarini (sito ufficiale)

*Quadro: “Tappeto volante” di Vasnetsov Samolet, postata direttamente dalla redazione del sito e liberamente tratta da “commons wikimedia” (licenza libero dominio): LINK

**Articolo tratto dal pregresso blog del dinanimismo: LINK

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