LA MACCHINA
Mi dicono essere precisa
perfino intelligente.
Rapida, nello sbrogliare
il filo ed il quesito.
Ti risponde a tono.
Qualcuno suggerisce,
addirittura, senza forzatura,
che presto ci sostituirà.
Forse già domani, non appena
l’algoritmo sarà risolto.
Quando pure lei riuscirà
a scrutar negli occhi,
dove vive Dio e ronzano i dolori,
dove s’aprono schiusi misteri
e sparse briciole d’amore.
In fondo è cosa fatta
questa macchina è già qui
e presto ci sostituirà.
Non appena saprà piangere.
Anche ora che la luna, vuota,
in questo cielo si nasconde
e gioca a rincorrere le nubi.
—-
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Un pezzo di giornale
con parole nere e ben stampate.
Parla di una nuova intelligenza
quella sempre pronta e artificiale.
Mi distraggo, rapito da una gazza
che furtiva irrompe qui nel prato,
l’ammiro in tutto il suo splendore,
chioma bianca e scura, nera inchiostro.
Il pensier si perde nell’immenso Tutto,
dove cerco l’artificiale che non trovo.
…
Sorrido.
…
Sicuro del Mistero che ci attornia,
meraviglioso e certo rompicapo
pure per un computer intelligente.
….
di Zairo Ferrante dal libro “Lockarmi e curarmi con te”
*Immagine postata dalla redazione “L’uomo bicentenario” di Asimov – Copertina liberamente tratta da Amazon