Occhi tristi di un bambino
(Orribile insensatezza della guerra)
L’alba sorride volgendo lo sguardo
al giorno che s’apre fra mille tumulti,
incerte speranze, timori invadenti;
e triste un pensiero assale le membra
provate da urla:
occhi di un bimbo che vive di stenti,
privato d’un sogno, di dolci ricordi,
dei tanti colori che solo il suo cuore
sa cogliere al volo,
-doni innocenti d’amore e beltà-.
Cosa diremo ai nostri fanciulli?
Quale “ragione” fornirà spiegazione
per chi ora giace sul letto di spine,
deriso, trafitto da greve ingiustizia?
Cala la sera sul tempo inclemente,
ma l’animo inerme continua a sperare
in un segno di pace!
…..
Giovanni Battista Quinto: scrive per passione sin dall’adolescenza, prediligendo la scrittura in versi. Laureato in Scienze della Formazione, svolge l’attività di Educatore Socio-pedagogico.
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore; tutti i diritti riservati.
**Quadro: “Margaret Keane San Francisco, Here We Come, 1991. Keane Eyes Gallery, San Francisco” postato dalla redazione del sito e liberamente tratto da Flickr (licenza CC)