Qualche anno fa, proprio sulle pagine del nostro blog, l’indimenticato Girolamo Melis pubblicava un breve saggio (estremo) sul concetto di inutilità.
Giro scriveva: “All’estremo dell’orizzonte terrestre, all’estremo della notte da cui traggono la luce, le stelle del mattino parlano a quelli di noi che hanno destino d’ascolto, il linguaggio della superfluità, della gratuità: il linguaggio estremo per la nostra cultura della convenienza, della funzione, dell’utile. E nella sua opera “estrema” – appunto, Il limite dell’utile – Georges Bataille ci parla dell’utile supremo, la Gloria. Il “per niente”, il “per non essere restituito”, ricambiato, il dono per donare… “dono” senza mano che porge, potlach originario, puro, pre-economico. […] All’estremo del linguaggio corrente, è la Poesia. All’estremo del convenzionale, è il pensare il non-pensato. All’estremo dell’indifferenza, è il prendersi cura. All’estremo del disprezzo, è l’amicizia. All’estremo del nulla, è l’amore. All’estremo dell’ottuso, è lo spalancato. All’estremo dell’ovvio, è Dio […]”.
Ed oggi, in uno scambio di messaggi con la Poetessa Luigia Sorrentino avvenuto sulla sua pagina facebook, ho ripensato a queste parole e non ho potuto non apprezzare l’impegno e la dedizione profusi dalla stessa Sorrentino nella costruzione del “primo blog della Rai dedicato alla Poesia”.
Un lavoro certosino che ha portato a catalogare, tracciare e archiviare gran parte della poesia e dei poeti contemporanei.
Luigia, in tutti questi anni di attività, ha saputo creare un contenitore ideale, nel quale ha sapientemente stipato una quantità indescrivibile di “bellezza”, ossia uno di quei beni supremi (il bello) che, citando Kant, donano una “soddisfazione del tutto disinteressata” (quindi inutile; ndr.).
Un amore incondizionato nei confronti dell’Inutile; quell’Inutile capace di dare un senso alle nostre vite e di salvare il mondo dalla morsa dell’utile, dell’indifferenza e del guadagno.
“All’estremo del linguaggio corrente, è la Poesia. […] All’estremo dell’indifferenza, è il prendersi cura”.
“il concetto d’inutilità dell’arte lo esprime nel suo prologo indimenticabile al “Ritratto di Dorian Gray” Oscar Wilde. Niente di più vero. L’arte è inutile. Ma come potremmo farne a meno? È vero anche il contrario, e Wilde lo sapeva benissimo. Ti ringrazio, non potrei vivere diversamente. Non ho potuto vivere diversamente.”
Zairo Ferrante
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**Per visualizzare il canale YouTube di “Poesia, di Luigia Sorrentino”: https://www.youtube.com/@poesiadiluigiasorrentino8425/videos
***Foto “Cappella Sistina” postata dalla Redazione e liberamente tratta da: https://www.flickr.com/photos/bribri/2476394326