CAMERA CON VISTA SU MONDI SILENZIOSI di Giancarlo Fattori
È notte, è una vertigine di cose profonde,
è un treno che arriva sempre in ritardo,
lo guardi sbuffare lontano, lo guardi passare;
le strade sono tristi e vuote, ci abita la morte,
in giro c’è una sorta di pace che splende nella notte.
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Lo senti? Siam tutti persi dentro i pensieri,
c’è una campana che suona lontano,
che suona in mezzo al silenzio, tra le nubi della sera;
qui sei al riparo dalla tempesta, qui stai al sicuro,
là fuori nessuno ti aspetta, anche se è già buio.
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Ti accorgi che i giorni si fanno più lunghi?
La primavera è giunta in punta di piedi,
fra poco schiudono i fiori, fra poco è giorno;
ho affittato questa camera con vista su mondi silenziosi,
dove posso contemplare le cose anche a occhi chiusi.
….
E pensi: dove conducono tutte le ombre
quando dai fuoco ai sogni che perdevi,
quando le ferite bruciano ancora nel buio della sorte?
Ci sono tempi e luoghi che lasciano il segno, che fanno male,
anche quando la ferita è chiusa, e tu non sai dove andare.
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È notte sulla gialla luce di tutti i lampioni,
su questo male che striscia nel buio,
sulla mia voce che sembra rotta, sulle mie mani;
perché tu sei come un altare, immerso di luce dorata,
con i tuoi sussurri mi scaldi, con la tua risata.
—
Ti accorgi che gli eroi sono fragili e rari,
che i fantasmi restano silenziosi, che ogni volta che chiudo la porta qualcosa rimane fuori?
Il treno è fermo lungo la via, le nubi oscurano il cielo,
fra poco schiudono i fiori ma io rimango solo.
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* Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori @2025 tutti i diritti riservati.
*Quadro: “Il falso specchio”, René Magritte, 1928 © Gandalf’s Gallery (CC BY-NC-SA 2.0)
