La luce trafigge la luce.
È deriva, ma di quelle
che portano un’onda a fremere.
….
A gocce la luce consuma l’anima,
o la rende liscia.
Nel mare interiore
l’anima si lancia,
come sasso nello stagno,
e a cerchi riporta a galla
ogni detrito.
—–
La luce trafigge il sasso.
L’anima,
come rigo di sangue
lungo il muro,
si muove sinuosa
e irriga la notte.
*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Nārāyaṇa Fattori; tutti i diritti riservati.
**Immagine postata dalla redazione del sito e liberamente tratta da: wikipedia (file di pubblico dominio)
«Ecco, sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce, e apre la porta, io verrò da lui, e cenerò con lui ed egli con me» |
(Apocalisse 3:20) |
La luce del mondo (The Light of the World) è un dipinto allegorico di William Holman Hunt realizzato tra il 1853 e il 1854. Rappresenta la figura di Gesù in procinto di bussare ad una porta ricoperta di erbacce e a lungo non aperta.
Secondo Hunt: “la porta nel dipinto è senza maniglia, e pertanto può essere aperta solo dall’interno, il che rappresenta la mente ostinatamente chiusa”. Interessante notare dalla lampada si illumina la mezzaluna araba e la stella di David. Hunt, 50 anni dopo averlo pitturato, sentì che doveva spiegarne il simbolismo. … continua su: https://it.wikipedia.org/wiki/La_luce_del_mondo_%28Hunt%29
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