4° Manifesto 2010
ANIMA E POESIA NEL FUTURO TRANSUMANISTA
Robot, umanoidi con circuiti di memoria infiniti, vita quasi illimitata, intelligenze potenziate artificialmente, colonizzazione di nuovi mondi ora considerati impossibili, il tutto condito da una miriade di poteri post-umani nel 2010 inimmaginabili.
Questo è uno degli scenari possibili che si prospetta in un futuro, forse, neanche troppo lontano.
Pensiate sia fantascienza?
Beh, lo era anche la penicillina agli inizi del ‘900, lo erano i robot negli anni ’40, la nanotecnologia negli anni ’50, l’adsl e le linee senza fili nel ’90, l’antimateria ottica nel 2000.
Ma immaginando tutto questo, in virtù della formidabile evoluzione scientifica, da buon DinAnimista mi chiedo: e l’Anima?
Che posto occuperà l’Anima nella futura civiltà transumanista?
Continuerà a esistere oppure cesserà, inglobata o fagocitata da milioni di nanoparticelle volte a rilevare e a far sparire l’essenza sublime che accompagna l’uomo fin dai suoi primi passi?
Forse sono andato oltre con la fantasia: sia essa Spirito Divino, Essenza e Alito di vita, coscienza dell’Io, parte del super-io, o nella meno poetica delle ipotesi semplice circuito neuronale, l’Anima non può sparire.
Anzi, ritengo che proprio in uno scenario transumanista l’Anima sia fondamentale e indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo; ritengo che questa Sconosciuta possa essere l’unica risorsa in grado d’aiutare l’essere umano ad affrontare e gestire nel migliore dei modi il progresso illimitato che altrimenti potrebbe segnare la fine dell’umanità.
Ed è proprio in questo scenario, in cui l’Anima e la Coscienza rappresentano l’unica risorsa intrinseca dell’uomo, che la Poesia e, con essa, i Poeti hanno la possibilità di risorgere ed
elevarsi nuovamente a “maestri dell’Animo umano”.
Commento: Questa specifica forse si può omettere se è stata riportata in altre parti della
raccolta.
Poesia come vincastro dell’Anima in quest’era nuova e veloce.
Poesia come supporto e compagna dell’uomo in questo futuro viaggio alla scoperta di “nuovi mondi, sfavillanti galassie e infiniti universi”.
Poesia, semplice e umano fucile, in grado di colpire e affondare l’umana e troppo diffusa superficialità.
Zairo Ferrante
(pubblicato ne “I Bisbigli di un’anima muta” – CSA ed. 2011)