Umanità
(per il popolo ucraino)
Schegge impazzite
dilaniano il cielo
mostrando al mio cuore
frammenti di pelle,
mutati in martirio,
su campi piangenti;
negli occhi smarriti
di vite innocenti
sospinte nel nulla
dal cupo egoismo.
L’amara realtà
ritorna puntuale
e, truce, dileggia
sogni e speranze;
ma mai infrangerà
un desiderio incessante
di umanità!
Umanità che rende liberi,
che ama ed accoglie;
umanità che sente,
che smuove le coscienze
al fine di trovar soluzioni
ai dilemmi di quanti,
con fare dimesso,
sperano in noi;
continuando, nel mentre,
a chiedere: “perché”!
Giovanni Battista Quinto scrive per passione sin dall’adolescenza, prediligendo la scrittura in versi. Laureato in Scienze della Formazione, svolge l’attività di Educatore Socio-pedagogico.
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore; tutti i diritti riservati.
**Immagine: foto guerra Vietnam 1972 – napalm, postata direttamente dalla redazione del sito e liberamente tratta da flickr (licenza creative commons)